Domani, non è uguale a oggi, come ieri èra oggi

Dove eravamo rimasti ?
I giorni non sono mai uguali, è questa la vera bellezza della vita.
Spulciando un vecchio numero di Arbiter, leggo, nell’editoriale del direttore: “Di tutte le mie esperienze positive, ma soprattutto negative, con il passare degli anni ne ho fatto un vero e proprio tesoro. E da questo tesoro ho tratto quella che da molti anni è la mia regola di vita, che posso riassumere nel concetto: meglio meno, ma meglio. Una regola che applico a ogni situazione e occasione, non tralasciando mai di mettere al centro, sempre, la bellezza, la bontà e l’eleganza.
Se la bellezza abbiamo la facoltà di crearla e di possederla, l’eleganza e la bontà possiamo solo evocarla o riprodurla. Ricercando, senza mai perderli di vista, due aspetti fondamentali: la qualità e l’emozione. Questo insieme di criteri, nel limite del possibile, deve rispondere a tutto ciò che scelgo o che faccio, un’automobile, uno Champagne, una scarpa, un orologio, un abito, un sigaro, un ristorante, una rivista".
Ciascuno di questi beni racchiude un mondo, ed è in grado di appagare e svelare le sue meraviglie solo a chi abbia davvero maturato la passione, la conoscenza e la pazienza di sapere attendere e aspettare.
Ma non basta, poiché occorrono decine di anni per apprendere l’arte del sapere, del conoscere, dello sperimentare, anche dello sbagliare, senza vergognarsi di quegli errori che aiutano a crescere e migliorare, anzi. Nei primi anni conterà la ferrea disciplina, poi con il passare del tempo servirà far maturare il talento, raffinare l’esperienza. Per giungere alla conclusione che l’estetica non è altro che la diretta conseguenza dell’applicazione dall’etica, dalla conoscenza, dalla cultura del sapere, del fare e del saper fare.
Per questo è fordamentale sapere che cos'è l'artigianato, l'artigiano, la storia., le storie delle persone. Questa è la moia missione futura da quà alla vecchiaia: valorizzare la manualità, la creatività, rispecchiare la bellezza.
 

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