I pensieri e le emozioni ritornano a vivere.

E dove la storia non arriva, arriva la leggenda

Bisognerebbe saper riconoscere le opportunità

e saper entusiasmare i sensi per lo straordinario.

Brillavano le stelle, nel cielo, intarsiato da nuvoloni neri, densi, la serata è stata davvero stellare.

Ieri sera abbiamo festeggiato la vittoria in Fed Cup, la terza in cinque anni, di un grande uomo, Corrado, che ha ridato dignità e ossigeno al tennis italiano.

Eravamo pochi, ma buoni, davvero eccellenze, Barbara, moglie di Corrado, Beatrice, Antonella, belle donne, raffinate, intelligenti, colte. Vittorio e Gianluca, amici fraterni, uomini veri, arguti, appassionati, uomini di mondo vero.

Nell’ampio salone, un tavolo apparecchiato con una elegante tovaglia a fiori, si è consumata una mozzarella days, in ricordo di tante serate romane al Foro, ebbene questa serata è diventata un qualcosa di magnifico, merito della magia di Barbara e della grande classe di Vittorio e Corrado, che da raffinati gourmet hanno proposto cibi e vini di livello assoluto, davvero sublimi.

La bellezza della serata è la sublimità dell’aperitivo, un Krug 1990 portato da Vittorio, assaggiato con parmigiano e noci, bucatini all’amatriciana, Barbaresco 2003 degli Eredi Lodali di Treiso (Cuneo).

Poi si è passati alle mozzarelle di Bufala del Caseificio Santa Rita di Mondragone, vitello tonnato alla salsa verde, puntarelle fresche, salumi, zucchine sott’olio, carciofi alla romana, specialissimi, il tutto in’atmosfera rilassante e con argomento Laver, Federer, Nadal. Dopo la naturale pausa, mentre si discuteva di come aiutare la più grande speranza italiana, un bellissimo sufflè di gelato vaniglia e cioccolato con uno straordinario vino dolce, di un piccolissimo produttore friulano, amico di Corrado.

Una cena di altri tempi, dove si è parlato, di vita, di valori, di etica, di umanità.

Una grande lezione di stile e di vita per me.