... non posso più votarvi, la misura è colma ...

Non lo so per chi mi sono preso. Non ci capisco più niente, oppure mi è tutto così chiaro, talmente chiaro, che è talmente bianco da scomparire. Passano i giorni e più divento anarchico, di quelli che si possono definire intelligenti. Scorrono le ore, i giorni, e mi accorgo che ti vendono con una velocità impressionante, altroché il “concorde” …. e allora mi convinco sempre di più che la salvezza è l'ozio, la salvezza è il disinteresse per il bene comune fasullo che ci propinano da anni i furbi della politica, della finanza, delle istituzioni, della chiesa. Lo sapevano da anni, da più di mille anni, che almeno dove c'è l'influenza religiosa, hanno creato una società folle, basata sul pastore e i greggi, pecore da mungere ad oggi latitudine e in ogni modo, lecito e illecito. Per secoli hanno creato il bene e il male e poi lentamente lo hanno confuso, mischiato, colorato fino a renderlo invisibile e palpabile. Ma non avevano fatto i conti con la rivoluzione tecnologica, che l'ha disarmati e sorpresi, che mette a nudo tutte le bruttezze, l'inutilità e la crudeltà della vita. Nessuno di questi pastori, vuole il tuo bene, vogliono che sei al loro servizio, e hanno creato un sistema di cui tu lentamente arrivi alla maturità della tua vita con un cappio appeso al collo, legato il giusto e con la punta dei piedi che tocca appena lo sgabello, che flette sempre paurosamente, sotto le onde dell'acqua, del vento e dei sospiri dei malfattori. Basta un niente per finire male, eppure non importa niente a nessuno, pecore siete e tosarvi dobbiamo, non è colpa nostra, siete voi che ci avete dato il mandato. Noi facciamo solo quello che sappiamo fare. Non vi arrabbiate se vi abbiamo buggerato, detto bugie, questo ci ha insegnato la scuola e poi la vita, chi è più furbo è più probabile che la spunta. Sei ancora cosi cretino, da credere nelle regole, nei valori, nell'onestà, sono io che decido se tu sei onesto oppure no, e non azzardarti mai a darmi del disonesto, del ladro, non ti permettere perché te la faccio pagare e salato. Non ti permetto di dirmi che sono un cattivo maestro. Se tu sei stupido, non è colpa mia, è colpa tua, che non hai avuto buoni maestri. Non ti azzardare mai a mettere in discussione il mio potentato, non te l'ho permetto. Ma chi sei tu.
Vi sembro uno fuori dal mondo, forse lo sono e allora ditemi cosa siete, cosa volete essere. Sono un pessimista, tutt'altro, anche se al limite delle ristrettezze economiche, qualche bottiglia di champagne, qualche barattolino da 50 gr di caviale, qualche ostrica, qualche grammo di bottarga sugli spaghetti, qualche fetta di Patanegra, qualche fetta di lardo di schiena, qualche etto di gorgonzola abbinato al Sauternes, ancora riusciamo a mangiare e bere, così come in cantina qualche bottiglia di Amarone, ancora c'è. Come qualche capo di alta sartoria, qualche Avana, riusciamo ancora a lottare per sopravvivere, nonostante le nefandezze che ogni giorno ci propinano.
Credo che un uomo deve avere la forza di capire dove sbaglia e cercare di migliorare sempre. Per farlo bisogna pagare dei prezzi, guai pensare che è tutto gratuito. Magari fosse così. Lo sappiamo che non è così. Bisogna guardare lontano, avere sempre gli orizzonti ampi, allora vedi meglio, perché dove non c’è profondità c’è l’infinito. C’è il mistero. Però intorno a te c’è la quotidianità della vita con i suoi pensieri, positivi e negativi, ci sono le cose che osservi e valuti e ti fai un’idea.
Sono proprio le idee che stanno mancando alle persone, mancano idee e sogni. Per questo la crisi è vissuta male, come un senso di mancanza. Bisogna dare amore, non avere paura, bisogna avere fiducia. Altrimenti non serve a niente vivere, non è un lusso, un piacere, è solo stato vegetativo cosciente. Pochi hanno voglia di leggere, di pensarsi e di riflettere. Tutti (tranne rare eccezioni) si auto stimano nell’interloquire con gli altri, sono pieni di se, di certezze vacue e elementari, e poi nel loro dentro si compiacciono di mentire, perché sanno che non è vero, perché se sei felice, sereno, non odi, non hai rancori, non disprezzi il prossimo, non hai paura del diverso.
Mi hanno “venduto” e isolato perché ho scelto la vita contro, e quindi vivo nel paradosso di essere incompreso da chi la pensa in un modo e da chi la pensa nel modo opposto. Politico, personale, umano. E’ una condizione che vivo che grandissima curiosità e anche con un pizzico di incredulità di fronte a reazioni che dovrebbero essere logiche, e che invece sono dettate da forti convincimenti interiori, per cui in nessun motivo o momento si cambia opinione.
Altri ci vivrebbero male, a me invece piace questo paradosso, perché mi rafforza e mi permettere di capire, che spesso il limite umano siamo noi.
Vogliamo vivere di convinzioni, di certezze quasi assolute, anche se stiamo tutti ben attenti a dire, che non abbiamo certezze, come se vorremmo giustificarsi, per la nostra indole alla contraddizione.
Spesso mi capita di riflettere sulle persone, sulla qualità generale delle stesse e mi rende conto che i valori e le regole sono molto distanti tra me e gli altri.
Vedo e vivo in un mondo dove la qualità è davvero cosa rara. Per qualità intendo serenità di vita, di coscienza, di analisi, di comprensione. Cose sempre più rare.
Quando un amico ti sente fare questi discorsi si allarma e allora capisci dalla velocità della risposta lo sconcerto, il senso di colpa, il denudamento di una personalità.
Spesso si tende a mentire, chi non lo fa. Ma spesso non ci si rende conto che in realtà si mentisce solo a se stessi.
Ci insegnano che la sincerità paga, basta dirlo agli altri, se poi tu sei sincero o no, non è più un problema, perché le conseguenze del tuo mentire, non è importante se premiano o danneggiano un’altra persona, importante che tu ti sei autoassolto e che ti convinci che hai fatto del bene e che tutti ti vogliono bene.
Questo succede quotidianamente alla classe dirigente, di qualsiasi partito o di qualsiasi istituzione o impresa. Lo so, che non siamo tutti uguali. E non mi permetto nessun qualunquismo personale.
La verità, che dietro la parole d’uso o d’ordinanza, che si fondano sugli idealismi e ideali, il mondo occidentale ha lasciato che ci fossero strappati la libertà, il divertimento e la responsabilità; egli ha rimpiazzati con l’avidità, la competizione, la lotta solitaria per il predominio, il clericalismo, la catechesi delle convinzioni estreme religiose e politiche, il grigiore, i debiti, i Mc Donalds, i megastore, gli ipermercati, le multinazionali farmaceutiche. La verità è che l’era del consumismo, offre molti agi, ma ben poche libertà. E i governi, per la loro stessa natura, mettono continuamente a rischio le nostre libertà civili. Ci opprimono con burocrazia esasperata, balzelli inutili, tassano sempre i soliti (lavoratori dipendenti e pensionati) e mai equamente tutti.
Eppure c’è gente come Aristole, San Francesco, Tommaso d’Aquino, Leonardo, Caravaggio, per finire a Shumacher (grande filosofo, che mi ha fatto conoscere Vincenzo Nicosanti), pensatori come Ingrao, La Pira, (questi ultimi tre hanno formato il mio pensiero politico e filosofico) e tanti altri, che hanno promosso, ognuno nelle sue epoche, un’ideale, secondo cui la verà libertà è possibile solo nella cooperazione, non nella competizione.
Caro Paolo (Bortoletto) l’ozio, non è come pensi te, il rifiuto al lavoro, l’ho interpreto, come il rifiuto di vedere il denaro, la proprietà e gli affari come scopo primario dell’esistenza. Credo, che dobbiamo smettere di dire agli altri di fare ordine nella nostra vita, e di fidarci invece delle nostre capacità di farlo. Dobbiamo avere il coraggio di essere spiriti liberi, dobbiamo opporci alle interferenze altrui e dobbiamo rifiutarci di interferire con la vita degli altri.
Parliamoci chiaro, la politica non può pensare di guidarci, deve pensare a renderci la vita semplice e responsabile, invece avviene tutto l’incontrario.
Una volta rispondendo ad un quesito ho scritto:
grande è colui che non perde il suo cuore di bambino
Mi piacerebbe poter …..vivere in un mondo in cui ci siano sanità e istruzione ad alto livello per tutte le persone del pianeta e che vengano date a tutti coloro che vogliono realizzare un idea e un progetto con pari opportunità e pari dignità in partenza. … chiedere di lasciare in pace chi vuole oziare e non lavorare, chi vuole vagabondare e sostare nelle panchine. …. sognare di vivere in un mondo in cui tutti abbiano accesso alle informazioni.
Il senso della vita è riappropriarsi delle libertà perdute. A scuola, al lavoro, ci persuadiamo a vicenda di non essere ne liberi, ne responsabili. Creiamo, infatti un mondo di doveri, obblighi e cose da fare. Dimentichiamo così che la vita dovrebbe essere vissuta con spontaneità, gioia e amore.
Per questo non voterò più nessun partito, ma solo le persone che realmente mi rappresentano. Cari ex, mi avete chiesto il vostro voto, mi avete sempre veduto e tradito. Perciò non posso più votarvi, almeno tutto ciò che rappresenta il presente e il passato, perché avete tradito tutto di quelli che doveva essere l'essenza dell'impegno in politica. Sono anni che non c'è un dibattito pubblico, un'assemblea organizzata dalla sinistra nei nostri borghi. Ho scoperto, che a nessuno importa se i bambini Rom o poveri vanno a scuola, a nessuna importa se le persone povere hanno diritto all'assistenza sanitaria e ospedaliera. A nessuno importa che gli anziani devono pagare rette esorbitanti perché il sistema è collassato. Le persone normali, subiscono solo vessazzioni e sono sotto ricatto. Ho scoperto che il razzismo vero è dentro la sinistra, che la paura è dentro la classe dirigente, non ho avuto nessuna verità sulle losche storia del mia terra, che amo e che è tradita continuamente, nessuna parola sul lavoro perso, tutto dimenticato, nessuna parola vera, fuori dalla facciata, sui rifiuti tossici, nessun fatto concreto nella lotta alla criminalità. Ho visto tanto servilismo, a preti e persone abbienti e tanto disprezzo per chi non è in sintonia. Ho vissuto sulla mia pelle, l'isolamento personale e di qualche amico, molti hanno dimenticato l'amicizia, ci si è scordati che l'amicizia è un valore, ho c'è oppure non c'è. Non ci sono vie di mezzo. Ho scoperto sulla mia pelle le menzogne di verità false, fatti travisati. Ma la cosa che più mi ferisce è il razzismo, non quello ideologico o di razza, ma quello personale. Il rifiuto del dialogo, per perseguire interessi personali, come in una guerra tra bande, quando il vero senso della politica dovrebbe essere cooperazione, coesione, bene pubblico. Hanno lavorato per dividere e ci sono riusciti. Pretendendo obbedienza e servitù, pena l'isolamento.
Eppure nel passato, non era così. Non ricordo un imbarbarimento così violento e diretto. Adesso non ci sono più scusanti. Il mio voto è serio e pulito, che si basa sui programmi e sull'integrità della persona. Nessuno del presente e del passato è stato degno di rappresentarmi perché non mi ha rispettato.
A me le persone anziane, quelle che a parole, nella facciata diciamo di volergli bene, per poi compiere tutt'altri atti, come la storia dimostra, hanno insegnato ben altro. Mi hanno insegnato rispetto, coesione, collaborazione, valorizzazione delle idee e delle persone. Oggi non c'è più niente di questo. Oggi almeno qui, nei borghi, Latina e nel Lazio abbiamo a che fare con persone leziose, spocchiose, piene di se, che predicano umiltà e vaticinano tanta presunzione. E con rabbia ti aggrediscono e dissentono, minacciano come se fossero gli uomini più potenti del pianeta.
E’ importante guardare al passato, amo il vecchio, perché rimpiangere un passato ideale, immaginario, non vuol dire evadere dalla realtà, anzi, è un modo per andare avanti, per decidere quali sono le nostre priorità nella vita. E se vogliamo cercare idee su come vivere, il passato è un posto molto migliore del futuro: perché il futuro è pura fantasia, mentre il passato è accaduto davvero. Parliamoci chiaro, il sogno di un futuro di cui le macchine lavorano al tuo posto, e tu sei libero, è totalmente privo di senso.
Tu sei già libero, è solo che non ci credi.
C’è una rivoluzione che sta fermentando e la cosa grandiosa è che per prendervi parte non dovete assolutamente fare nulla, soltanto vivere con onesta e intelligenza, fare ciò che veramente credete che sia giusto fare, è solamente la rivoluzione più piacevole che abbiamo mai visto.

Commenti