il manifesto
Ciao,
la mia vita è ardua e dura,
per vivere bene bisogna dare amore e
sperare di riceverlo, senza farci troppo affidamento.
Poi bisognerebbe non pensare, è
impossibile come si fa, bisognerebbe lasciarsi andare alla razionalità, ed è
impossibile, non ci si riesce, nessuno ci riesce.
Allora non rimane che essere se stessi,
senza paura, con forte orgoglio e grande senso di partecipazione all’emozione della parola bellezza.
Sarà la bellezza che mi salverà, dalle
delusioni e dalle ipocrisie, bisogna ammirare e sognare, creare, dipingere e se
serve piangere di gioia, non di dolore.
E’ inutile piangere di dolore, non
serve a niente, il dolore serve solo a farci commiserare e ci rende antipatici.
Lentamente ci estraniano.
E allora perché rinunciare ad essere
belli, eleganti, colti, pieni di glamour e gourmet di cibo, donne e vini.
Bisogna vivere con passione profonda,
nutrirsi di ottime letture, frutto di buoni maestri, che sanno quel che pensano
e quel che fanno.
E’ inutile pensare a come le vorresti le cose,
a quello che faresti se, l’unica cosa da fare è vivere secondo il proprio io,
la propria essenza, i propri valori e rispettare le regole di questi valori.
Non c’è alternativa, se vuoi
sopravvivere e non vuoi morire di solitudine impazzendo e malvedendo gli altri.
Pensare, creare, scrivere è la strada
per salvarsi. Allora forse ci saranno più sorrisi che smorfie, più gioie che
dolori.
Camminare lenti, osservare, meditare e
ascoltare i maestri sono le chiavi per ritrovare la gioia di vivere senza
chiedere, senza aspettare, senza paura, vivendo con fiducia e amore. Basta
giudici e giudizi, solo concetti chiari.
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