Ferragosto ... una piacevole serata ...
Alessandra,
una
scoperta unica, vedo una cuoca stanca, sfinita da una giornata di lavoro, conversare
amabilmente di cultura, cibo e di vita, con una serenità e una leggerezza
filosofica, con il sorriso, e scopri che è un’esperienza che ti riempie il cuore.
La
location, deve piacervi, è un podere di inzio secolo, dentro la piana della Val d’Oro,
dimora dei fattori dei Tenimenti del Principe Borghese. Il Nonno di Alessandra,
nel primo dopoguerra con sacrifici è riuscito a farsi vendere questo immenso
podere che costeggia il mare di Nettuno.
Ambiente
rustico, non spartano, piazzale di ulivi e viti, glicine e rose, silos per lo
stoccaggio del grano e del mais, la vecchia stalla è il centro del Villaggio.
Bella, con archi in ferro battuto, frutto del culto per la bellezza del papà di queste
due sorelle, Michela e Ale.
Proprio
parlando con Ale, ieri sera, ho colto l’amore per la vita, per il suo uomo, per
il profumo della terra, calda e soleggia, brezzata da quel velo ventoso che la
marina a due passi ti fa sentire nella sua pienezza. Nei suoi occhi si coglie
l’amore per la cucina, per quei frutti e per quelle verdure, per quelle piccole
“cose” che gli artigiani di qualità sanno produrre e che lei valorizza con mani
sapienti, combinando materia e sentimento. La ricerca continua dei
produttori e artigiani locali, lo stupore nella bravura di qualche collega, che
sa valorizzare il proprio lavoro. Da tutti questi sentimenti veri, ne escono fuori dei gnocchi di patate alla
salsa di pomodoro giallo e tartufo nero, un profumo unico che ti ricorda l’emozione
di essere lì. Sapere che ci sei stato. Sempre a chi piace, ovvio. Prima sono arrivati dei ravioloni di ricotta e menta, leggeri,
bellissimi, nella loro leggerezza, con questa forma di quasi cuore, forse voluta, e forse inconscia. Nell’intermezzo tra i due piatti delle
fettuccine al ragu e zucchine, un piatto leggero, fine però di sostanza.
Noi
abbiamo scelto di bere un “propizio grechetto” di Donato Giangirolami, colto e
avveduto vinicoltore in Borgo Montello, che per primo a capito le enormi
potenzialità climatiche della Valle dell’Astura. Un vino buono, al naso si
avertono sentori di tiglio e fruttato di pere. Lascia un bel abboccato in
bocca.
Paolo
è un loro amico, e Michela, sorella di Alessandra, ha detto alla cameriera fai
tu, ci è arrivato un eccellente salame di un produttore di Norma, prosciutto di
Bassiano, ricotta di bufala di Fondi, mostarde fatte in casa, caponata di
melanzane dell’orto, che il fratello di Alessandra e Michela, cura con una
passione unica. Il pane si sente che è fatto in casa, con grani ricercati,
integrali. Poi abbiamo preso un dolce, una mousse di pan di spagna co crema ai
pistacchi e scaglie di cioccolato. Sublime.
Paolo
ha chiuso la serata con un bicchiere di cognac e un Havana Partegas. Poi è
arrivata lei Alessandra, e la notte ha preso la piega delle emozioni e dei
ricordi di passioni univoche.
Brava
Alessandra, a me e Paolo hai regalato un bel ferragosto.
Ritornerò
spesso.




Commenti