i pensieri e le emozioni ritornano a vivere
A volte
basta un attimo per dimenticare una vita,
raramente
basta una vita per dimenticare quest’attimo.
Ci ha provato, la pioggia, anche lei sembrava corrosa dall'invidia, invece poi a definitivamente deciso che non era il caso.
Le nuvole nere sono rimaste lì sopra, andavano, venivano, si spostavano, hanno guardato giudiziose e serene. Poi messo in cantina il barbecue, ha potuto cominciare a lavare, ma noi se ne ervamo già andati.
Felici e Contenti.
E' stata una pasquetta bellissima, ricca di cose veramente buone. Anche questa volta Giovanni e Massimo, Angela e Agnese, si sono superati per far stare i loro ospiti divinamente, il camino accesso, il profumo della legna che ardeva, sta di fatto che alle sette nessuno se ne voleva andare. I primi ospiti ad arrivare sono stati Orlando e Salvatore, direttamente da Roma, arriviamo mentre Massimo pulisce i carciofi, Angela prepara le torte di fomaggio e salumi, Agnese pulisce le fragole e Giovanni comincia a preparare la tavola per la colazione, corallina Alcisa di Bologna, formaggio Brigantaccio di Anversa degli Abbruzzi, coppiette Muratori di Bassiano e formaggio di fossa Venturi, biologico inviatoci direttamente da Franco Venturi, da Sogliano al Rubicone (Rimini), le torte al formaggio di Angela, pane di Sezze e una caraffa di vino rosso Sole & Luna di Roberto Nicosanti. Mentre insieme facevamo la colazione, davanti al camino del salone della casa di campagna di Giovanni, ecco giungere il BMW nero di Stefano e Patrizia, che aveva la bontà oltre che di unirsi a noi anche di portare una buonissima torta di formaggio. Ho subito approfittato della torta per fare il mio panino: torta al formaggio, corallina e formaggio di fossa. Provare per credere.
Dopo un pò sono arrivati nell'ordine Claudio e Lorella, Luigi e
Maria Antonietta mentre sono arrivati un pò più tardi Fabio e Viviana, ma loro sono perdonati perchè era la prima volta e non sapevano della regola numero uno delle pasquette di casa Bizzarri. Cancelli chiusi dopo mezzoggiorno. Chi c'è c’è,per chi non c'è ci sono gli agriturismi della zona, dove hai mangiato da Dio a 40 euro. Roba della Lidl se ti va bene. Mentre gli ospiti arrivavano Giovanni e Massimo preparavano la brace per i carciofi biologici di Cerveteri (avete letto
bene,non Sezze…quelli ormai sono drogati da concimi o peggio vengono da Caserta), quaranta, tutti mangiati e per gli arrosticini di pecora comprati da Giovanni alla Macelleria Toson.
Il tutto mentre gli chef preparavano le prime pietanze, il tavolo si riempiva oltre che della colazione, di melanzane sott'olio di Lauri, di mozzarelle di Bufala di Amaseno, di finocchi e ravanelli della piana di Terracina oltre che di caraffe di vino rosso. Naturalmente prima di cominciare con gli arrosticini e i carciofi abbiamo fatto l'aperitivo con il prosecco di Valdo. A susseguirsi la brace ha sfornato, pancetta, costarelle d'abbacchio di Nunzio Marcelli di Anversa degli Abbruzzi (L'Aquila),
fettine di coscia di maiale, salsicce di maiale,scamone e bruschette con pomodorini o solo olio della azienda agricolo Collerosso di Giovanni Bizzarri di Maenza (che tra l'altro ha avuto la nomination alla fiera dell'olio di Sonnino. Ha proposito, Giovanni per pudore non l'ha detto, ma se volete il suo olio ve lo vende a 7,50 € a bottiglia.
Se volete un olio che sia un prodotto genuino, biologico, non dovete fare altro che contattare Giovanni e una cassa da sei dottiglie entro due giorni è sulla vostra cucina.
Ritornando alla pasquetta, perdonata questa mia divagazione, poi si è giunto con la lentezza dell'ozio, come inno alla libertà, ai dolci: pastiera, colomba, crostate di vario tipo, cioccolata e una magnifica macedonia di fragole con la panna. In più per chi voleva anche delle fette di melone. Naturalmente innaffiato con dell'eccellente Moscati d'Asti dolce dell'azienda La Spinetta.
Lentamente il gruppo si diradava tra camminate in campagna, nel podere tra gli ulivi, arnie di api, piante di mele e pere, ciliegie e albicocche, tutte in fiore, alcuni a pennichella, e altri a degustare cioccolata fondente, grappa di Barolo invecchiata e qualche tirata di sigaro toscano davanti al cammino discorrendo come il solito di donne, commari e pettegolezzi sulle vicine di casa o su chi non c'era. Nel tardo pomeriggio in attesa del calar del sole, Massimo riaccendeva la griglia e si ripartiva con le salsicce, fettine di collo di maiale e la bruschetta del presidente: pane abbrustolito con olio di Maenza e scaglie di tartufo bianco e nero di Campoli Appennino. Una raffinatezza che ci portato nel mondo dei privilegiati. Poi di nuovo bis con macedonia di fragole alla panna e caffè.
Cosi l'uomo in quanto colto e raffinato, ha raggiunto il vero piacere di sentirsi quello che è: avere il dono del privilegio.
Le nuvole nere sono rimaste lì sopra, andavano, venivano, si spostavano, hanno guardato giudiziose e serene. Poi messo in cantina il barbecue, ha potuto cominciare a lavare, ma noi se ne ervamo già andati.
Felici e Contenti.
E' stata una pasquetta bellissima, ricca di cose veramente buone. Anche questa volta Giovanni e Massimo, Angela e Agnese, si sono superati per far stare i loro ospiti divinamente, il camino accesso, il profumo della legna che ardeva, sta di fatto che alle sette nessuno se ne voleva andare. I primi ospiti ad arrivare sono stati Orlando e Salvatore, direttamente da Roma, arriviamo mentre Massimo pulisce i carciofi, Angela prepara le torte di fomaggio e salumi, Agnese pulisce le fragole e Giovanni comincia a preparare la tavola per la colazione, corallina Alcisa di Bologna, formaggio Brigantaccio di Anversa degli Abbruzzi, coppiette Muratori di Bassiano e formaggio di fossa Venturi, biologico inviatoci direttamente da Franco Venturi, da Sogliano al Rubicone (Rimini), le torte al formaggio di Angela, pane di Sezze e una caraffa di vino rosso Sole & Luna di Roberto Nicosanti. Mentre insieme facevamo la colazione, davanti al camino del salone della casa di campagna di Giovanni, ecco giungere il BMW nero di Stefano e Patrizia, che aveva la bontà oltre che di unirsi a noi anche di portare una buonissima torta di formaggio. Ho subito approfittato della torta per fare il mio panino: torta al formaggio, corallina e formaggio di fossa. Provare per credere.
Dopo un pò sono arrivati nell'ordine Claudio e Lorella, Luigi e
Maria Antonietta mentre sono arrivati un pò più tardi Fabio e Viviana, ma loro sono perdonati perchè era la prima volta e non sapevano della regola numero uno delle pasquette di casa Bizzarri. Cancelli chiusi dopo mezzoggiorno. Chi c'è c’è,per chi non c'è ci sono gli agriturismi della zona, dove hai mangiato da Dio a 40 euro. Roba della Lidl se ti va bene. Mentre gli ospiti arrivavano Giovanni e Massimo preparavano la brace per i carciofi biologici di Cerveteri (avete letto
bene,non Sezze…quelli ormai sono drogati da concimi o peggio vengono da Caserta), quaranta, tutti mangiati e per gli arrosticini di pecora comprati da Giovanni alla Macelleria Toson.
Il tutto mentre gli chef preparavano le prime pietanze, il tavolo si riempiva oltre che della colazione, di melanzane sott'olio di Lauri, di mozzarelle di Bufala di Amaseno, di finocchi e ravanelli della piana di Terracina oltre che di caraffe di vino rosso. Naturalmente prima di cominciare con gli arrosticini e i carciofi abbiamo fatto l'aperitivo con il prosecco di Valdo. A susseguirsi la brace ha sfornato, pancetta, costarelle d'abbacchio di Nunzio Marcelli di Anversa degli Abbruzzi (L'Aquila),
fettine di coscia di maiale, salsicce di maiale,scamone e bruschette con pomodorini o solo olio della azienda agricolo Collerosso di Giovanni Bizzarri di Maenza (che tra l'altro ha avuto la nomination alla fiera dell'olio di Sonnino. Ha proposito, Giovanni per pudore non l'ha detto, ma se volete il suo olio ve lo vende a 7,50 € a bottiglia.
Se volete un olio che sia un prodotto genuino, biologico, non dovete fare altro che contattare Giovanni e una cassa da sei dottiglie entro due giorni è sulla vostra cucina.
Ritornando alla pasquetta, perdonata questa mia divagazione, poi si è giunto con la lentezza dell'ozio, come inno alla libertà, ai dolci: pastiera, colomba, crostate di vario tipo, cioccolata e una magnifica macedonia di fragole con la panna. In più per chi voleva anche delle fette di melone. Naturalmente innaffiato con dell'eccellente Moscati d'Asti dolce dell'azienda La Spinetta.
Lentamente il gruppo si diradava tra camminate in campagna, nel podere tra gli ulivi, arnie di api, piante di mele e pere, ciliegie e albicocche, tutte in fiore, alcuni a pennichella, e altri a degustare cioccolata fondente, grappa di Barolo invecchiata e qualche tirata di sigaro toscano davanti al cammino discorrendo come il solito di donne, commari e pettegolezzi sulle vicine di casa o su chi non c'era. Nel tardo pomeriggio in attesa del calar del sole, Massimo riaccendeva la griglia e si ripartiva con le salsicce, fettine di collo di maiale e la bruschetta del presidente: pane abbrustolito con olio di Maenza e scaglie di tartufo bianco e nero di Campoli Appennino. Una raffinatezza che ci portato nel mondo dei privilegiati. Poi di nuovo bis con macedonia di fragole alla panna e caffè.
Cosi l'uomo in quanto colto e raffinato, ha raggiunto il vero piacere di sentirsi quello che è: avere il dono del privilegio.
E dove la storia non arriva, arriva la leggenda
Bisognerebbe saper riconoscere le opportunità
e saper entusiasmare i sensi per lo straordinario.

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CIAO,BIZZARRI