...Antifragile, per «prosperare nel disordine ...
C'è un interessante editoriale su "arbiter" di questo mese di gennaio, che è molto utile leggere e mi vede totalmente assimilato e in profonda sintonia.
Una chiave di lettura intelligente della trasformazione, quella vera e radicale. In questa era dove la volatilità impera, il disordine e l’incertezza diventano regole e i cambiamenti sono continui e profondi, tutto diventa più fragile. Gli individui, le organizzazioni private e pubbliche, le aziende sono più fragili; cosa possiamo contrapporre alla fragilità? Certo, potremmo contraporre la robustezza. No, bisogna introdurre un nuovo, ma antico, concetto, l’uomo antifragile, che va ben oltre a quello di robustezza. Perché, se il fragile si rompe, il robusto resiste ma non si modifica, l’antifragile addirittura trae vantaggio dall’incertezza, prospera nel disordine, comprende e ama l’errore che lo spinge a rimettersi in gioco, a cambiare per meglio adattarsi all’ambiente esterno, senza mai ritirarsi dalla lotta, come fecero i nostri nonni.Come trovare gli obiettivi, analizzare i problemi, le alternative, prendere decisioni, pianificare, sistemare, progettare e programmare il futuro prossimo? Semplice, basta diventare Antifragile, per «prosperare nel disordine».
Franz Botrè (da editoriale su Arbiter di gennaio 2016)

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