Quello che pensano le persone normali, il mio amico giovanni Bizzarri, censurato perche troppo avanti nel pensiero.
Non sono un economista e faccio fatica a districarmi in
questa marea di informazioni e dati che tutto dicono e nulla spiegano. Quando
gli economisti e i mass media parlano della crisi sembrano parlare in codice
per non farci capire. I mass media hanno il dovere di informarci, ma non lo
fanno. So tutto dellomicidio di Avetrana, della casa di Cogne, del delitto di
via Poma, della strage di Erba, eccetera, e non so i nomi degli speculatori,
chi comanda il Fondo Monetario Internazionale, cosa sono le agenzie di rating e
soprattutto cosa guadagnano le banche centrali e da chi sono governate. Voglio
i nomi e voglio conoscere i meccanismi, e voglio che siate voi economisti a
spiegarcelo.
Per esempio mi piacerebbe che spiegaste questo ai
cittadini. La crisi finanziaria non un
fatto inevitabile e in balia delle forze irrazionali della natura; non un terremoto o uneruzione vulcanica: non ,
insomma, un evento geologico, ma un evento previsto e prevedibile. Mi chiedo e
vi chiedo:
qualcuno
ci guadagna da questa crisi? E se s, chi? E poi: se
qualcuno ci guadagna, non potrebbe essere lui il responsabile creando ad hoc la
crisi per specularci?
Cari economisti dovete dirci chi ci guadagna. Chi?
Sappiamo chi ci perde, ovvero le classi sociali povere che sono costrette a pagare
il debito in due
modi: direttamente con l'aumento delle imposte e
indirettamente con il taglio del welfare state e dei servizi che lo stato eroga
ai cittadini. I giornali e i telegiornali parlano di crisi finanziaria, di
attacco degli speculatori, di spread, di Bot e Cct, di Nasdaq, ma non spiegano
niente. Sappiamo solo che la crisi la pagano i poveri. Questa l'unica certezza.
LIrish Independent lo scorso 6 luglio titolava: IMF and
EU to make 9bn profit on bailout, ovvero L'Fmi e l'Ue guadagneranno 9 miliardi
di euro dal bailout. Quindi qualcuno ci guadagna dalla crisi. Mi piacerebbe che
i principali media di informazione e gli economisti ci spiegassero questo:
questi
9 miliardi di euro, per dirla bruscamente, a chi
finiscono in tasca? A me, da profano, pare che questo "aiuto
internazionale" all'Irlanda in realt sia una forma di guadagno per le
banche centrali e si traduce in: ulteriori tagli per
4
miliardi di euro dal bilancio del governo, che ricadranno
sui servizi offerti ai ceti pi poveri. Ma non solo: mi sembra un modo per
trasferire ricchezza dal ceto basso a quello alto, un Robin Hood al contrario.
Ad essere malizioso e a farla semplice si potrebbe dire:
quando lo stato sta fallendo (chi lo fa fallire? Perch?) intervengono gli
organismi internazionali che gli prestano i soldi ad un tasso di interesse
altissimo, e chiedono in cambio, oltre alla restituzione dellaiuto maggiorato
da un tasso di interesse altissimo, riforme, un eufemismo per dire: riduzione
dei servizi pubblici che lo stato offre ai cittadini (scuole e ospedali ad
esempio); taglio dei diritti dei lavoratori, per permettere alle aziende di
essere pi competitive; e privatizzazione, ovvero vendita ai privati delle
aziende produttive dello stato (quelle in debito ovviamente non interessano).
Non sono un economista dicevo: allora cari economisti
spiegatecelo voi come funziona. E parlateci anche del caso islandese. La faccio
breve per ragioni di
spazio: nel 2008, con la crisi dei mercati finanziari,
falliscono le principali banche islandesi e la corona islandese perse l85% nei
confronti dellEuro. L Islanda stava fallendo. A questo punto arriva la
soluzione (come quella proposta alla Grecia e allIrlanda e che pu essere
proposta al Portogallo, alla Spagna e chiss forse anche allItalia). Lunione
Europea e il Fondo Monetario Internazionale pensano bene che il debito creato
dagli speculatori e dai banchieri dovesse essere pagato dai cittadini e il
governo islandese accetta. Il governo, che dovrebbe rappresentare e tutelare i
cittadini, ha proposto a loro il pagamento di 3 miliardi e mezzo di euro in 15
anni con un tasso di interesse del 5,5 %. Detto in soldini (mi scusino gli
economisti per i termini non tecnici, ma questo mi pare il modo migliore di
spiegare la cosa):
ogni famiglia islandese avrebbe dovuto pagare 100 euro al
mese per 15 anni.
Gli scontri in Grecia, per intenderci, si sono verificati
per questi motivi:
hanno obbligato i cittadini greci a pagare il debito,
tagliando i loro stipendi (in alcuni casi anche del 25%), tagliando i servizi,
privatizzando le aziende dello stato, licenziando i lavoratori, eccetera.
Ovvero hanno preso dai poveri per dare ai ricchi. E lIslanda invece come ha
reagito? O meglio, il popolo islandese come ha reagito? Il diffuso malcontento
popolare si tradotto in manifestazioni
pacifiche con slogan come salviamo il paese, non le banche e no al capitalismo
strozzino che hanno portato alle dimissioni dellallora governo in carica e a
indire un referendum consultivo popolare. A marzo del
2011 il 93% dei cittadini islandesi ha detto no al
pagamento del debito. Ma non
solo: sono stati emessi i primi mandati di arresto per
diversi banchieri e membri dellesecutivo.
Certo il caso islandese
unico e forse non ripetibile, ma perch non ne parlate mai? Quando
provate a spiegare la crisi, mai un accenno a quanto successo in Islanda.
Perch? Se loro non si fossero ribellati, anche pacificamente, il debito
l'avrebbero pagato i cittadini, mentre i banchieri sarebbero stati liberi e pi
ricchi. Invece andata diversamente: la
crisi non la pagano i poveri cittadini e i responsabili sono stati puniti. E in
Italia e nel resto del mondo che succede? Cari economisti spiegateci che
succede: chi sono i responsabili della crisi? Chi ci guadagna? inutile dirmi che la borsa perde il 2,35% o
che il Nasdaq scende del 2% e che lo spread si allarga, perch cos non mi state
spiegando un bel niente. Vogliamo i nomi dei responsabili della crisi e perch
la crisi dovremmo pagarla noi. E poi spiegateci: possiamo fare come lIslanda?
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